lunedì 8 maggio 2017

Tanti stellati ma una sola regina: la trota


Prima serata delicata alla trota, giovedì 18 maggio, delle ore 20:30, presso il Ristorante Piccolo Lago di Mergozzo, Via Turati 87
Tre serate, un movimento, un pensiero, un format ed un obiettivo preciso da raggiungere.
Così i destini Marco Sacco, chef d’acqua dolce del Piccolo Lago di Mergozzo, due stelle Michelin, e Laura Gobbi, firma di importanti progetti di promozione del territorio finiscono nella stessa “rete”.
“Movimento gente di lago”, il nuovo progetto di Marco Sacco, debutta  il 18 maggio con una serata inaugurale dedicata a “La trota”, a seguire il 6 luglio con “La carpa” per arrivare in chiusura di stagione  il 12 ottobre con “Lo storione”.
 “All’inizio era solo un sentimento profondo che si muoveva, poi un’ idea, tante idee, seguite da un desiderio sempre più forte che alla fine si è trasformato in una vera e propria necessità. Non trovavo pace, non riuscivo a delineare quello che provavo. Racconto a Laura , come avevo fatto con altri prima di lei, il mio sentire. Tutti si focalizzavano sul cibo, sulla mia professione, sui miei piatti, ma avevo bisogno di  esprimere qualcosa in più.
“Movimento gente di lago” nasce da un sentimento, da un desiderio, dalla necessità di Marco Sacco di restituire quello che il lago, le sue acque ed il territorio del Verbano in tutti questi anni gli hanno dato.

“Dare forma ad un’idea, costruire un pensiero, mettere le basi per un progetto che ha l’ambizione di guardare lontano ma l’umiltà di fare i conti con i propri limiti ed i propri errori. Poter dare spazio e vita alle voci ed ai sentimenti della gente di lago ed alle loro storie, è un viaggio entusiasmante e ringrazio Marco per questa possibilità.” Laura Gobbi “ Stiamo edificando. Ogni giorno si aggiungono tasselli, informazioni, esperienze e sogni. Un lavoro intenso, dove ogni dettaglio è stato ponderato e condiviso con la gente che vive di, con e per il lago. Tutto nasce da un sentimento forte ed intenso di Marco: la sua riconoscenza. La  semplicità  delle cose è rappresentata  dal Pesce Pietro, mascotte del movimento. Non è l’uomo che pesca ma è il pesce che cattura all’amo, l’essenza, l’anima della gente di lago e di coloro che hanno a cuore questo territorio.”
“Movimento gente di lago” nasce sulle sponde del lago di Mergozzo ma abbraccia tutte le acque interne e le loro storie che vengono raccontate dagli esperti, dalla gente comune, dai pescatori ed interpretate dagli chef convolti dall’ entusiasmo travolgente di Marco Sacco.  Colleghi stellati, soprattutto amici, che interverranno durante i tre momenti, interpretando e creando un piatto dove protagonista non sarà solo il pesce d’acqua dolce, ci sarà molto di più, sostenere un progetto di espressione della propria identità personale e territoriale.
 “Per il primo dei tre appuntamenti di quest’anno, che mi auguro diventino un momento fisso non solo di incontro col cibo ma di riflessione sulle problematiche e sulle ricchezze del mondo delle acque dolci, arriverà da Bergamo la famiglia Cerea, tre stelle Michelin, qui al Piccolo Lago e per il Movimento cucineranno con la Guendalina, il mio spettacolare pentolone di 140cm di diametro, un risotto Carnaroli al ragù di lago, con crema di agrumi ed erbette. Le acque calme del lago di Como arrivano a Mergozzo con Federico Beretta, Feel Como, con “L’anguilla BBQ”; Mauro Elli, Il Cantuccio, una stella Michelin, dalle rive  di manzoniana memoria con una cipolla ripiena di lavarello ed aglio orsino; Leandro Luppi, Vecchia Malcesine, una stella Michelin, che dal Lago di Garda ci porterà la sua trota marinata con una zuppetta di  cioccolato e cren. La fragranza del pane dello storico panificio dei Fratelli Trentin nel virtuosismo di ”Yo-yo e carpione di gardon”
Al padrone di casa il compito di leggere il primo capito di questa storia con “La Trota” cotta a bassa temperatura ed accompagnata da un prato di crescione con ribes, piselli ed asparagi crudi.
”Abbiamo scelto l’eleganza dello Champagne Philipponnat, Royale Reserve, come miglior accompagnamento per questa serata e la nostra Cinzia Ferro barlady pluripremiata che  dedicherà al Movimento due cocktail”
Un tappeto rosso e riflettori puntati per illuminare la “walk of fame”  dove ogni creazione brillerà per interpretazione, creatività e passione ed è così che il cuore del Movimento comincerà a battere attraverso tre serate che, sotto la direzione artistica di Laura Gobbi, non saranno solo un’esperienza sensoriale ma la sottoscrizione etica di un pensiero, un tributo al proprio territorio, la coscienza delle proprie radici.
Gli ingredienti delle tre date saranno raccontati da Maurizio DiMaggio, speaker radiofonico di Radio Monte Carlo, conosciuto al grande pubblico che con la sua voce calda ed accogliente, e la sua spiccata sensibilità alle tematiche dell’ambiente, non poteva che essere la “musica” narrante più adatta per accompagnarci durante questo viaggio sensoriale. 

“Il Piccolo Lago è il palcoscenico naturale perfetto per andare in scena con i primi tre atti del “Movimento gente di lago”. Descrive Laura Gobbi:” Col calare del sole e l’avanzare della sera, la magia dei riflessi della luna sulle acque del lago vibreranno alla brezza della notte nel giardino che si animerà di pesci  dall’anima luminosa; le note suadenti di un sax incanteranno gli ospiti che, immersi in un’atmosfera morbida, elegante e lunare, saranno i veri protagonisti, coloro che, coinvolti attivamente, saranno i portavoce del messaggio della gente di  acqua dolce.”
Parte del ricavato delle serate verrà devoluto per sostenere l’impegno, il lavoro e la ricerca di chi si prende cura di questo ecosistema.
#chefdacquadolce, #pescepietro,  #movimentomarcosacco, #marcosacco, #lauragobbi
Laura Gobbi
Direttore Artistico

Movimento Gente di Lago


C'è del Movimento tra la gente di lago di Mergozzo

"Movimento gente di lago" è un progetto che nasce dalla collaborazione tra Laura Gobbi e lo chef stellato Marco Sacco.
Marco Sacco, uomo di lago, impara prima a nuotare che a camminare e che sente di essere arrivato, ad un certo punto della sua vita, a dover restituire quello che le acque di uno dei laghi più puliti d'Europa gli hanno dato. Un giorno incontra Laura Gobbi che riesce a leggere il suo cuore e a portare a galla tutto quello che ribolliva nell'anima dell chef.
Ecco il loro progetto




C'è gente di mare e c'è gente di lago. Anche  la gente di lago ha le sue storie da raccontare. 
Portavoce di questa gente, di queste tradizioni, di questa vita è Marco Sacco, lo chef di acqua dolce.
Sacco tiene a battesimo la sua nuova avventura raccontandola in tre serate; nei suoi occhi, l’entusiasmo e l’energia di quella che è una vera e propria “missione” .
”Con questo nuovo progetto, darò semplicemente voce a ciò che abbiamo, che abbiamo sempre avuto, ma che è stato dimenticato. La ricchezza delle acque interne è immensa, un patrimonio inestimabile. Ognuno di noi dovrebbe condividere, partecipare e sostenere, attraverso la propria esperienza, questo movimento come  genesi della nostra esistenza. ”
Un rapporto particolare quello di Sacco col suo lago: l’ha vissuto, ne è fuggito, è ritornato; il lago gli ha strappato tre vite ma, nonostante tutto, lui gliene vuole restituire molte di più.
“Non guardo a quello che mi è stato tolto, ma solo a quello che ho ricevuto; per me, oggi, i tempi sono maturi per mantenere fede ad una promessa che feci tanti anni fa. Restituire e ringraziare così il mio lago che, sarà piccolo, ma è tutto il mio universo”.
Le acque del lago per Marco Sacco sono un liquido amniotico: ”Ti tengono a battesimo, ti crescono, ti cullano e ti proteggono. Il lago mi ha fatto soffrire, dannare, gioire. Da questo luogo più volte me ne sono andato ma alla fine sono sempre tornato; quando hai le sue acque che scorrono nelle vene, ovunque tu possa andare, comunque e sempre lui ti richiama a sé.”
“Movimento gente di lago”  ha come obiettivo fare “scuola”. Costruire un pensiero, un vero e proprio manifesto, una filosofia di vita, risvegliare le coscienze, renderci più  responsabili nel nostro quotidiano, essere consapevoli di noi stessi e dell’ambiente in cui viviamo, approcciarci alle nostre acque interne con coscienza ed “educazione.” Laura Gobbi, esperta di marketing territoriale e responsabile del progetto che traduce il pensiero di Sacco e ne racconta la sua genesi: “Movimento” come le onde del lago, ritmiche,  armoniche che attendono il vento per gonfiarsi, di indole quieta e placida in superficie ma con correnti forti che trascinano, ribollono, si agitano in profondità ; “gente di lago”, perché è la gente che dà voce alla sua natura, malinconica per coloro che lo vedono con un occhio distratto, in realtà profonda e piena di vita come quella lacustre. Fare cultura, parlare con, di e per il territorio, ridare dignità ad un intero sistema che per anni ha vissuto nell’oblio ed è stato fagocitato dal mondo di mare.”
Con questo progetto si vuole parlare di rispetto, di coscienza, di impegno civile: ”Sono sicuro che non sarà facile, in gioco non c’è il punto di cottura di una trota, qui c’è qualcosa di più importante: aprire la mente delle persone, accompagnare il loro sguardo verso un altro orizzonte, rieducare il palato a sapori che erano già presenti nella nostra tradizione. Ci vorrà tempo, ne ho coscienza, ma il movimento, come la pesca, per sua natura è speranza, come quella dei pescatori, loro gettano l’esca e sperano che il pesce abbocchi.”

Conosciamo già Marco Sacco attraverso i suoi piatti, per l’impegno etico con le tante associazioni tra cui “Ambasciatori del gusto”, “Chic” e “Le Soste, per i suoi innumerevoli successi nel mondo, ed ora lo vedremo mettersi in gioco con un qualcosa che va oltre il suo ruolo di chef: l’essere uomo, “uomo di acqua dolce”.
La gente di lago è speciale, traduce nel suo essere l’ambiente in cui vive ed in questo Marco Sacco è uno dei suoi rappresentanti per eccellenza.
Piccolo e grande allo stesso tempo, Marco ed il suo Piccolo Lago, il lago di Mergozzo, sono così. Silenzioso, discreto, mite, non sfacciato; come le insenature del suo lago nasconde flessibilità, leggerezza, velocità e mondi sommersi. Tranquillo in superficie ma pieno di correnti che spingono in profondità. Lui, come le sue acque, aspetta il vento giusto per gonfiare le vele delle sue tavole e tirare fuori il vero carattere, la sua essenza.
L’obiettivo di Sacco è andare oltre le tre serate che rappresentano il punto di partenza, l’anno zero per quello che il Movimento vuole essere: far sentire nel tempo la voce delle acque dolci. Far conoscere il lago.
“Vent’ anni fa ho avuto una forte crisi d’identità, non ero soddisfatto né di me stesso né del mio lavoro, non mi riconoscevo in quello che facevo.  Il pesce di mare era entrato prepotentemente sulle tavole di tutti i ristoranti, anche in quelli dove il mare non c’era; era una questione di moda, di tendenza, di praticità. Se proponevi una trota ti chiedevano un fritto misto. Pian piano un’intera filiera è andata a sparire, un’intera identità cancellata. Seguivo la corrente ma, in realtà, non sapevo più chi fossi. Un giorno ho strappato quel menu, sentivo che dovevo andare “contro” quella corrente per ritrovarmi. Ho riscritto me stesso nel menu, ho riportato la trota nei miei piatti e sono arrivate le stelle. Avevo ritrovato Marco nelle mie radici.”
Il Movimento nasce al Piccolo Lago ma guarda lontano; il desiderio di Sacco è quello di poter portare il suo lago a parlare con altri mondi per guardarsi e si confrontarsi; essere il punto di riferimento per chi ama il lago, per chi ne è legato a doppia mandata in un rapporto di odio e amore, per chi non ne può fare a meno e per chi vuole conoscerlo.
Figure principali del Movimento sono i cuochi, coloro che trasformano la vita delle acque dolci in “nutrimento”, ed i pescatori, i filosofi del movimento, i personaggi principali, quelli che leggono il tempo, parano con le reti, fischiano con i mulinelli, quelli che nelle loro mani tagliate tengono i pesci che pescano.
Si userà concettualmente l’antico strumento di lavoro  dei pescatori, si andrà a “fare rete”  attraverso i diversi  saperi, mondi e professionalità; si tesse quella rete che verrà gettata in un mondo virtuale e che tirata su, sarà ricca di emozioni, esperienze, risultati e nuovi stimoli da perseguire.
Insegnare alla gente a conoscere, apprezzare e raccontare un territorio, renderla fiera di fare parte di questo ecosistema,  ristabilire il giusto equilibrio, non solo tra uomo e natura ma tra l’uomo e la consapevolezza di essere parte di ambiente da tutelare.
Cultura, tradizioni ed innovazione, lo sguardo del passato in cammino verso il futuro, utilizzare le nuove tecnologie, la scienza, le tecniche per vivere e trasmettere responsabilmente un messaggio preciso: le acque dolci sono un mondo immenso. Il lago è un libro di avventure che deve essere scritto da chi il lago lo vive e deve essere letto da chi ha a cuore il proprio futuro.
Laura Gobbi
Project Manager
Movimento Gente di Lago

Il Pesce Pietro ha messo nel Sacco lo chef Marco

Il pesce Pietro è la mascotte del progetto Movimento gente di lago, nato dalla collaborazione tra Laura Gobbi e lo chef due stelle Michelin Marco Sacco

Il pesce, animale sacro che da sempre accompagna l’evoluzione dell’uomo attraversando mondi e culture differenti.
Icona di abbondanza, ricchezza e di nutrimento incarnato attraverso la sua biblica moltiplicazione, è senza dubbio un animale psichico, che si muove nelle acque delle emozioni andando oltre le profondità fisiche a scandagliare i fondali della nostra anima.
Il Pesce Pietro sguizza fuori con tratto elementare che ne delinea l’essenza nelle parole e nella visione mentale di Laura Gobbi  diventando il messaggero del “Movimento gente di lago”, il testimone della passione e della devozione che la gente di lago ha per le sue acque.
“Movimento gente di lago” nasce sulle rive del lago di Mergozzo, da un’idea di Marco Sacco, chef due stelle Michelin, per dare voce alle acque dolci del nostro territorio ed alla nostra storia; un movimento, una filosofia di vita, un pensiero che deve essere raccontato e condiviso per renderci maggiormente responsabili nei confronti dell’ambiente e di noi stessi.
“Vorrei che il pesce Pietro non fosse letto come un logo, ma considerato più come un totem. Un’immagine che porta con sé l’energia di un pensiero, la cardiaca ritmicità di un progetto, la forza narrante della semplicità. Due curve: una in alto ed una in basso a rappresentare i due emisferi che si uniscono attraverso il corpo calloso; il maschile ed il femminile, l’unione del razionale con l’intuitivo. Il pesce è creazione e creatività, metamorfosi ed adattamento, fertilità e trascendenza, che si muove nelle acque immense e sconfinate del reale e dell’inconscio.
Il pesce, simbolo della vita in tutte le culture del mondo, pesca il cuore delle persone; lui non finisce nella rete ma è: la rete, l’elemento che unisce.
Il pesce diventa “IL” pescatore di emozioni e sentimenti. Nella sua bocca un amo che cattura l’anima e l’essenza delle persone, il cuore e la passione della gente di lago.”
Non c’è bisogno di aggiungere altro.

Il pesce non parla ma esprime.