lunedì 24 novembre 2014

MILLE LUCI ED UNA STELLA......MICHELIN

Tra  le mille luci del Gavi Light Box che hanno illuminato i festeggiamenti dei 40 anni della DOC a Gavi,  oggi brilla anche una stella.
Massimo Mentasti
chef de La Gallina
Massimo Mentasti, del ristorante La Gallina, a 31 anni appena, da pochi giorni ha ottenuto una meritatissima stella Michelin e ricorda: 
"A fine agosto, per il Gavi Light Box, di certo non potevamo ancora sapere quello che sarebbe accaduto a distanza di un paio di mesi
Partecipare a questo evento è stata una nuova e stimolante esperienza
un progetto valido e curato nei dettagli, straordinario perché ha saputo creare, 
tra le belle colline del Gavi, 
un'atmostefera elegante e di charme. 
Un’idea valida che senz’altro troverà sicuro riscontro".


Gavi Light Box un progetto inserito nel palinsesto della rassegna enogastronomica 
"DI GAVI IN GAVI
e promossa dal Consorzio Tutela del Gavi, nasce per essere un’alternativa al classico aperitivo, 
una nuova e originale occasione per avvicinare il pubblico alla cultura del vino, 
del buon vino
in modo  informale,
leggero e giovane. 
In una parola: "light."
Gavi Light Box ed i festeggiamenti per i 40 anni della DOC
"Ho aderito al progetto perché finalmente si comincia a respirare un’aria coesa, dove noi ristoratori del gaviese lavoriamo gomito a gomito e dove ognuno svela la propria storia e si racconta attraverso quello che è il nostro linguaggio: la cucina".

nella cucina del ristorante La Gallina
Ecco perché ad accompagnare il "Grande Bianco Piemontese", nella puntata di pre-lancio del format che porta la firma di Laura Gobbi, si è fatta una scelta di campo ben precisa. 
La promozione di una delle eccellenze del territorio, può e deve essere raccontata da chi quel territorio lo vive, lo conosce, lo narra nel quotidiano.
 La gente di Gavi, i gaviesi, sono loro i veri "ambasciatori del territorio”, quelli che accolgono il visitatore che arriva in uno dei luoghi più suggestivi del basso Piemonte.
Ed è proprio questa la finalità del format Gavi Light Box: 
far scoprire, amare ed apprezzare un territorio, la sua storia, la cultura, le tradizioni  ed i suoi tesori enogastronomici, coinvolgendo il pubblico in un viaggio sensoriale tra i profumi dei vini ed i sapori dei piatti della tradizione locale.

Lo chef e La Gallina
Il primo menù a due mani del Gavi Light Box porta la firma di
  Alberto Rocchi  (ristorante Cantine del Gavi), che ha preparato il suo famoso "risotto al Gavi"
e del nostro Massimo, che ha completato il (capo)lavoro con vitello tonnato e tonno di gallina accompagnati da verdure di  stagione.

Risotto al Gavi, vitello tonnato e tonno di gallina
Propositivo, umile e generoso, nelle sue parole si avverte una straordinaria bontà di cuore: 
“Sono felice che sia arrivato il riconoscimento ma lo sarei stato comunque se fosse arrivato ad un altro collega; l'importante è che Gavi ne abbia un ritorno. 
Il suo vino è conosciuto in tutto il mondo ed è ora che anche le bellezze del nostro territorio siano apprezzate come altre zone d’Italia.”


A sentirlo parlare, potrebbe sembrare un gaviese doc ma, come spesso accade, coloro che sono “foresti” hanno un senso di riconoscenza molto più profonda per la terra che li ha adottati, 
che li ha visti “crescere”, 
che ha dato loro tanto e che ne ha visto decretare il successo.

Massimo invece é lombardo, di Varese, e senza dubbio il suo successo è dovuto alla famiglia
Moccagatta che sei anni fa, con le idee ben chiare su che direzione dare al loro resort Villa Sparina e soprattutto al loro ristorante, hanno deciso di azzardare scommettendo su un ragazzo di soli 25 anni per condurre la loro rinomata cucina
Ed hanno vinto.
“ Stefano, Massimo e Tiziana avevano un “progetto” molto preciso, non volevano un nome già affermato per La Gallina, volevano  qualcuno da far crescere e con cui crescere. insieme. 
Hanno dovuto insistere un po’ perché sentivo il carico della responsabilità, ma alla fine  hanno avuto ragione loro.”
Tutto il resto è storia.

Un progetto strutturato, le idee chiare, lo spirito giusto; 
puntare sui giovani, farli crescere, investire su di loro e fare insieme una squadra. 
Moccagatta docet.
“Quando ci sono  progetti validi e persone giuste, con impegno e dedizione i risultati non tardano ad arrivare e sono sicuro che il Gavi Light Box sia la formula giusta per far conoscere Gavi ed il suo Gavi.”
Gavi Light Box
Un cubo di luce, le balle di paglia come sedute, gli arredi country shabby chic, le candele per un tocco di romanticismo, i grandi cuscini bianchi, la suadente musica lounge in sottofondo, 
ed il bianco a far da padrone.

Massimo Mentasti (primo a dx) Alberto Rocchi (secondo a dx) ed i volontari de Di Gavi in Gavi
Gavi Light Box é il vino, il Gavi DOCG, il "Grande Bianco Piemontese", é tutto il suo territorio contenuto in uno scrigno luminoso che vuole avvolgere nelle sensazioni un pubblico, soprattutto italiano, informale ma attento a ciò che fa tendenza.

Il Gavi Light Box non poteva chiedere di più: 
nascere sotto e con una buona “stella”.














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