mercoledì 22 maggio 2013

UN CALICE DE "L'INSOLITA", PIEDI NUDI ED UN TRAMONTO

Ho conosciuto Andrea un giorno per caso da un mio carissimo amico ed in pochi minuti mi ha aperto la porta del suo mondo. Come non rimanerne affascinata.
Si potrebbe pensare che questa storia che Andrea e Federica ci raccontano col Piemonte possa centrare poco, ma quando si tratta di passione, amore e qualità, tutto è valido e le belle storie ed i sogni devono essere assolutamente condivisi.
"Avevo un papà meraviglioso,milanese, un uomo d'altri tempi (classe 1920) raffinato e di grande gusto che arrivò negli anni 50 a Panarea, scese alle 8 della mattina.......e alle 20 della stessa giornata comperò il primo terreno dove poi costruì la sua casa, amando quel posto più di ogni altra cosa e desiderando in un futuro più lontano che mai di morirci.
Decise così di farmi vivere Panarea fin dai primi mesi di vita, concedendomi il lusso di trascorrere tutte le mie vacanze estive sul mio scoglio, così amo chiamare la mia isola, fino a che un giorno nel 1998 il mio papà decise di andarsene sul suo terrazzo per sempre come era nei suoi desideri.
Qualche anno dopo ho deciso insieme alla mia compagna Federica di piantare una vigna nel terreno circostante alla casa che mio padre mi lasciò
..... ed una sera con un bicchiere in mano chiesi a lui il permesso di piantare una vigna nel suo giardino.......mi piace pensare che da lassù sia arrivato un ......."Sì Andrea".
E così è iniziata la nostra avventura.
Abbiamo sacrificato 2 vendemmie per trovare la strada giusta per arrivare finalmente alla prima bottiglia della soria di Panarea nell'aprile del 2012 riuscendo a nostro giudizio a fare un prodotto finalmente di nostro gradimento.
Anche quest'anno la vendemmia del 2012 che imbottiglieremo tra qualche settimana si è espressa in maniera davvero notevole:
 Il nostro vino è caratterizzato da un profumo elegante e potente che è dovuto al fatto che noi dal mese di luglio fino alla vendemmia dedichiamo 3 ore tutte le albe a pulire ogni singolo grappolo da acini ammaccati o ammuffiti, questo fa si che al momento della spremitura l'uva è perfetta, con qualche grappolo che volutamente defogliamo per esporlo di più ai raggi solari per dare una lievissima appassitura.
Chicca ed io siamo gli unici contadini della nostra vigna e forse proprio perchè è contenuta nella sua estensione,che riusciamo a fare un lavoro così meticoloso
..............Consigliamo di bere L'INSOLITA gelata, a piedi nudi al tramonto sul nostro terrazzo.........se non può verremo noi a portarglela......mi sembra che a terrazze non siate secondi a nessuno
Andrea e Chicca"

Spero converrete con me che questa storia di un destino già in qualche modo scritto doveva essere assolutamente raccontata.
Per chi ama sognare e lasciarsi trasportare dal romanticismo come la sottoscritta non resta che coccolarsi anche se non a Panarea ma sul proprio terrazzo IN Alessandria, con un calice ghiacciato de L'INSOLITA unica malvasia secca delle Lipari, unico vino di Panarea.

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