venerdì 13 dicembre 2013

A GAVI SI STA BENE, A GAVI SI FA DEL BENE


Venerdì 20 dicembre dalle ore 19.00 aperitivo presso il Bar Matteo di Gavi per scambiarsi gli auguri di Natale e soprattutto per fare del bene.
L’iniziativa nasce da Alberto Gastaldo e Laura Gobbi che decidono di organizzare un aperitivo con gli amici per festeggiare il Natale : “Il solito aperitivo aveva poco senso  “ Laura  Gobbi  ideatrice dell’iniziativa “ed allora ho proposto ad Alberto di dargli anche una finalità benefica e, neanche finito di proporre, che  già subito accettava. Abbiamo scelto, per questo primo aperitivo, di devolvere parte dell’incasso alla Fondazione Uspidalet ed il nostro contributo, tra i tanti progetti della Fondazione, andrà a sostenere l’acquisto di un videogastroscopio che verrà utilizzato per effettuare esami diagnostici e terapeutico-operativi nei neonati.”
Quello che era semplicemente un aperitivo tra amici alla fine ha coinvolto l’intera cittadina: “ Il paese è piccolo e fortunatamente le “voci” corrono, anche quelle belle, quelle che promuovono iniziative di questo tipo. Molti i volontari, i privati ed i commercianti che si sono offerti di contribuire, ognuno a proprio modo, a questa iniziativa.” Racconta Alberto Gastaldo titolare di uno dei bar storici di Gavi, il Bar Matteo, ed aggiunge: “vedere tanto fermento e tanta voglia di partecipare a questa iniziativa da parte dei miei concittadini, mi riempie di gioia e sono sempre più  orgoglioso di essere un gaviese.”
Ad allietare la serata  la musica selezionata dal dj set Davide Gaudino ,uno dei più virtuosi dj del nostro panorama musicale.

Per info : BUMBA 389 611 1974

lunedì 9 dicembre 2013

QUANTO FA BENE LA CIOCCOLATA

Anche questa volta la nostra amica Antonella Bentivoglio D'Afflitto, ideatrice della Cena in Bianco di Torino, è riuscita a creare un evento all'insegna del vintage, della moda ma soprattutto della beneficenza.

Da Platti, uno dei locali più suggestivi e storici di una delle città più belle del mondo: Torino, mercoledì 11 dicembre dalle ore 21, blogger, fashion victim, scrittrici, amiche reali e virtuali, 
si scambieranno gli auguri di Natale all'insegna di dolcissima panna e finissima cioccolata calda per 
sostenere un'iniziativa benefica a favore della casa famiglia Pro Infantia  di Torino.
Anche noi ci saremo!!!!!
Per partecipare inviare una mail a tubeunconventional@gmail.com, affrettatevi ci sono solo 100 posti, il costo è di 20 euro.


giovedì 17 ottobre 2013

ZUCCHE VUOTE PIENE DI IDEE

"Sei proprio una zucca vuota!" 
la prendeva in giro affettuosamente il nonno quando era piccola e giocava nel cortile della cascina. 
La stessa cascina che oggi è diventata il suo ristorante: 
l'"Osteria delle zucche vuote".
Roberta Bertocco da allora è cresciuta, bhè, neanche poi tanto visto che è ancora molto giovane (ha 25 anni) e nella sua "zucca" di idee ce ne sono molte, buone, precise ed anche gustose.

martedì 27 agosto 2013

LAURA BOMBONATO: "TEATRO, CHE PASSIONE"

Reduce da un viaggio in Canada, “into the wild”, durato circa sei mesi, l’incontenibileLaura Bombonato, attrice e regista alessandrina, è tornata in città carica di energia e voglia di creare.
Subito all’opera ha messo in piedi da circa un mese la rassegna Voglia di Teatro, presso il locale Fatto Bene una Volta di via Canina, in Alessandria: “l’ho fatto innanzi tutto per me stessa – ci racconta Laura – Il teatro è il mio primo, grande amore e sentivo l’esigenza, in un’Italia sempre meno propensa alla produzione di cultura in generale e di teatro in particolare, di creare le mie occasioni. Tutti i giovedì sera quindi farò, organizzerò, vedrò teatro”. E infatti questo appuntamento fisso la vede spesso protagonista anche come regista e attrice.
In una città il cui il teatro è chiuso da tempo, pare che l’intuizione della Bombonato sia particolarmente apprezzata dal pubblico, la cui partecipazione è sempre assidua e vivace. Molti sono gli spettatori affezionati che non perdono nemmeno un appuntamento del giovedì, accomunati dall’esigenza di incontrarsi, di condividere, di aggregarsi.

martedì 20 agosto 2013

C'E' ARIA DI MUSICA...CON LUCA SERRAPIGLIO

Serrapiglio BoduaSi è da poco esibito alla Rassegna Voglia di Teatro con lo spettacolo InCantazioni del duo Boduàr, insieme a Luca Bernard, un duo nato nel 2004 che ha offerto al pubblico uno spettacolo decisamente anticonvenzionale e sorprendente fatto di suoni, parole, strumenti, poesie, musica e improvvisazioni. Oggi parliamo di Luca Serrapiglio (e un po’ anche della sua famiglia): musicista, compositore, improvvisatore, ricercatore, performer.
Luca ha solo 30 anni ma, con tutti i progetti realizzati e le esperienze vissute, potrebbe averne tranquillamente il doppio! È uno che non si ferma e ha la smania di mettersi sempre alla prova.

martedì 13 agosto 2013

A SCUOLA, UNA RICETTA PER COMBATTERE IL BULLISMO

Oggi vorrei fare le cose al contrario, vorrei scrivere alcune considerazioni ancor prima di aver visto lo spettacolo, diciamo a “scatola chiusa”.
Ho colto lo spunto riflettendo sulla triste e assurda morte di Carolina, la ragazzina quattordicenne suicidatasi perché vittima di cyberbullismo da parte dei suoi coetanei. Storie come questa ce ne sono molte, purtroppo, e molte taciute e nascoste per paura.
Gli esempi forniti dai media oggi non sono edificanti, troppo spesso assistiamo a liti e risse televisive, anche nei programmi destinati ai giovani e, intanto, gli episodi di bullismo e di violenza a scuola crescono sempre di più.
Ci si chiede perché? Perché una ragazza così bella e piena di entusiasmo si uccide? Quanto è preoccupante il fenomeno del bullismo sui social network? Cosa possiamo fare per i nostri ragazzi, vittime o carnefici che siano?
Questa non è certo la sede per affrontare una tematica così delicata, ma davvero il fenomeno stia preoccupando molte famiglie. Non più tardi di qualche settimana, infatti, è stata dedicata una serata proprio a questo argomento: un momento di riflessione sul bullismo in rete, dal titoloAdolescenDay con psicologi ed e esperti del settore, che ha riscosso parecchio successo di pubblico.

lunedì 12 agosto 2013

dicono di noi....

Un grazie ai ragazzi di Monferrato Delight

http://mag.corriereal.info/wordpress/wp-content/uploads/2013/06/inAle_logojpg-300x145.jpgSe Monferrato Delizie incontra e scrive di attività e persone in Monferrato, vi è un simile blog e la pagina facebook che fa qualcosa di molto simile in Alessandria e in Piemonte . Entrambi curiosi di condividere le nostre idee e di esperienze, ci incontriamo per una cena interessante e conviviale con il fondatore di InAle : Laura Gobbi . Una donna solare e creativa, si promuove la prima di tutte le persone che lei incontra direttamente, con un atteggiamento positivo straordinario. Insieme ai suoi collaboratori racconta storie, trasformandole in piccole fiabe in grado di rendere a tutti di sognare. Con le sue abilità di tessere in questo modo una rete che favorisce la socializzazione, e aggiunge i valori per i luoghi che visita. Dal blog si legge che è sorta una parte di un viaggio (ha viaggiato e lavorato in tutta Italia e anche a New York e Miami), attraverso le storie personali, di incontri casuali e momenti conviviali in una terra che è dura e ruvida, e allo stesso tempo caldo e accogliente quando si può penetrare nelle sue viscere, capire il suo senso e la ricchezza. sua attenzione è rivolta a ciò che è reale: il produttore locale di formaggio, o la nonna che continua a fare le tagliatelle in casa, ma anche l'uomo importante e famoso, con un sacco di potenza che si aprono se stesso e mostra il suo lato umano.

venerdì 9 agosto 2013

LA TELA DEL GRANDE RAGNO

Immagino che ognuno di noi abbia un filo rosso che parta dall'ombelico e si congiunga per qualche strana alchimia ad altri, non tutti, solo quelli che ci sono affini.

E così, ognuno di noi tesse la propria rete e segue i fili rossi che si incrociano e che portano alla scoperta di mondi, idee, persone meravigliose come spesso mi accade di incontrare.

Proprio seguendo un filo della “rete” che ieri sera ho conosciuto con: Margherita, Cristhian ed Elio.

La valorizzazione del territorio, la ricerca di storie da raccontare, l’esigenza di esprimere le potenzialità della nostra terra sono un desiderio che ogni giorno scopro essere comune a tante persone, più di quello che potessi immaginare e capita che, navigando nel virtuale scopri dei progetti reali che sono proprio fatti bene, semplici, comunicativi, con delle immagini suggestive che riescono ad esprimere la bellezza della nostra terra.

martedì 6 agosto 2013

L’Anima Nera di Lady giorno: Billie Holiday ‘raccontata’ dagli Stregatti

Stregatti 1Una rappresentazione che toglie il fiato, in cui si alternano momenti di grande pathos, drammaticità, passionalità sapientemente ritmati ed accordati dalla regia di Gianluca Ghnò.“Anima Nera”, il nuovo spettacolo dedicato alla vita di Billie Holiday, è il risultato di una coproduzione messa in scena dalla Compagnia Teatrale Stregatti e dal duo blues Soul Kitchen. L’anteprima, nello storico teatro alessandrino di San Francesco che da settembre diventerà la sede ufficiale della Compagnia, è un’esperienza emozionante, e da raccontare.
Sul palco due donne, Giusy Barone e Laura Tartuferi, danno voce e corpo alle anime di Billie Holiday: una Billie bambina e una Billie adulta, Lady.

domenica 4 agosto 2013

IL PRIMO TRICOLORE DELLA NOSTRA STORIA SVENTOLA IN CITTADELLA



In questi momenti difficili di incertezza sociale, sapere che per la prima volta nella storia del nostro Paese, il 10 marzo 1821 sui bastioni della Cittadella  venne innalzato il vessillo tricolore, mi dà speranza.
Buona domenica!

martedì 23 luglio 2013

EZIO MINETTI E LA "TRASFORMAZIONE"


Minetti EzioTrasformazione è il titolo dell’ultima opera di Ezio Minetti, che andrà in mostra alla Galleria Pow di Torino, piazza Castello il prossimo autunno.
La sua arte è di tipo concettuale: gioca con gli oggetti, li ripensa, li ricolloca, attribuendogli un significato nuovo.
Della sua nuova opera dice: “nell’arte si è già visto di tutto e di più. La mia idea di arte è che ora più che mai bisogna trasformare, il pensiero prima di tutto. In questo preciso momento storico la trasformazione ci può essere d’aiuto per rinnovare i nostri usi e costumi, per rivalutare la necessità di un’onestà sia intellettuale che pratica di chi un tempo diceva ‘hai la mia parola’ e così era. Per la mostra di Torino, sto lavorando su materiali del periodo della prima e della seconda guerra mondiale, perché non dobbiamo dimenticare che ci sono volute delle guerre per trasformarci. In quell’occasione – aggiunge Minetti – saranno proiettati dei video e si potranno utilizzare degli occhiali speciali che servono per vedere, ovviamente”.

lunedì 15 luglio 2013

ORSI:"CON LE MIE OPERE FACCIO POLITICA"

Orsi: “con le mie opere faccio politica”. E si racconta come un fiume in piena….
    
Orsi e il primo amore non si scorda mai

Massimo Orsi, classe 1962. Professione: artista. Alessandrino di nascita, ma con una percettibile cadenza romana, strascico degli anni vissuti nella capitale dove ha iniziato la propria carriera artistica.
È da poco terminata la sua mostra personale allestita nello spazio espositivo della Libreria Mondadori. La nostra chiacchierata è iniziata quasi sottovoce: non parla di progetti per l’immediato futuro, tantomeno delle ultime opere che sta realizzando, ma, alla prima domanda, è partito come un ‘fiume in piena’.
Artista attento al mondo circostante, ha sempre focalizzato l’oggetto della propria opera sulla società contemporanea e su una presa di posizione anche politica: “Il mio lavoro ha sempre avuto, oltre ad una ricerca estetica, per me molto importante, anche un aspetto politico. Ritengo che l’artista debba essere in grado di prendersi delle responsabilità e dire ciò che pensa. Credo che l’arte debba avere un riscontro con quello che è il contingente, con la società e con il periodo storico attuale”.
Un esempio è ben rappresentato dalla serie dei lavori” DICO”, reaSull'informazionelizzati negli anni 2009 – 2010, dove esprime attraverso il mezzo pittorico il proprio pensiero, da cui trae origine il titolo: “Cercavo di esprimere il mio pensiero attraverso il mezzo che mi è più congeniale, forse la mia disillusione nasce da lì. Una società dove puoi dire di tutto e di più, ma alla fine ciò che dici non interessa a nessuno. Tutti parlano e sono convinti che ciò che dicono sia interessante, ma proprio per questa convinzione nessuno è interessato a ciò che dice l’altro. È il trionfo dell’individualismo e dell’incomunicabilità. Se pensi a Facebook, dove puoi scrivere ciò che vuoi e poi vai a vedere quanti “mi piace” ti hanno messo, diventi schiavo dell’illusione. Per avere un tuo palcoscenico, devi essere legato ad un gruppo di potere, non ce la fai da solo e, in cambio della libertà di dire ciò che vuoi, di essere amato e ammirato, c’è un prezzo da pagare sempre, e un Dio mercato da riverire e rispettare. La libertà che, sia da destra che da sinistra, ci hanno ‘imposto‘ in questi anni come il più alto valore, in realtà non esiste, è una pura illusione”.
Sappiamo tutto, sappiamo troppo, non conosciamo niente: questo il testo di uno dei DICO che rappresenta bene quanto appena affermato da Massimo Orsi. Frasi semplici e brevi con cui l’artista ha cercato di dire ciò che pensa della società in cui viviamo che, attraverso la rete, i social network, i mass media e le televisioni, ti fa credere in qualcosa  che non esiste, e che concorre ad alimentare la tua non conoscenza.
Prima dei DICO, Orsi ha sempre lavorato con un logo di sua invenzione, che ripete specularmente sui quattro lati, la sigla OK ritenuta dall’artista un luogo comune per eccellenza della nostra civiltà, usato come assenso e consenso allo stato delle cose: “l’ho sempre utilizzato in maniera interrogativa, quasi a rivolgermi e a rivolgere la stessa domanda: ma è poi vero che va sempre tutto così bene?”.
Amico fragileIl logo OK è stato recentemente ripreso nei suoi ultimi lavori esposti alla libreria Mondadori, nella mostra dal titolo significativo:” Il primo amore non si scorda mai”.
Questa serie di opere sono state realizzate ritagliando fotocopie, schizzi di progetti, disegni, tutte parte della storia di Massimo, poi inserite in un modulo che ripete il suo logo senza soluzione di continuità. Proprio l’utilizzo di un materiale così fragile, sembra suggerire – secondo Orsi – “la metafora della nostra fragilità e la precarietà dei nostri tempi”.
A proposito dei nostri tempi, come pensi che stia evolvendo l’arte contemporanea?
“Faccio fatica a vedere e parlare di evoluzione, la maggior parte delle opere che ho visto in questi ultimi anni sono completamente astruse e incomprensibili, tanto che spesso mi viene da paragonarle a dei prodotti finanziari che si chiamano “derivati”, che sono stati all’origine dell’attuale crisi finanziaria. Questi prodotti, quasi come dei rebus, conosciuti e non svelati dai pochi addetti ai lavori, basavano la loro appetibilità su una serie di scommesse, fatte sulla pelle e sull’ignoranza  di chi li sottoscriveva. Più la scommessa era rischiosa, più questi titoli producevano interessi per le banche che li avevano emessi. Mi pare, parafrasando, che questo tipo di arte sia simile ad un’ assurda scommessa. Gli artisti, invece, dovrebbero cercare una maggiore e più diretta comunicazione, questo permetterebbe una maggiore indipendenza dai poteri e da coloro che vivono grazie all’incomunicabilità dell’arte contemporanea, facendosene portavoce attraverso i loro testi critici e che, a questo punto, diventano più importanti delle opere stesse e degli stessi artisti”.
Quindi l’arte oggi non ha nulla da comunicare?
“L’arte che lo si accetti o meno è sempre figlia del proprio tempo. Questo è un periodo difficile e molto duro, tutti i valori con i quali siamo cresciuti si stanno o si sono sgretolati. Tutto ciò in cui abbiamo creduto ha mostrato il fianco. Nel secolo passato abbiamo visto un’arte critica, provocatoria, di denuncia, che metteva in mostra le contraddizioni della nostra società, oggi non penso sia più sufficiente. Bisognerebbe trovare nuovi valori e più positività, anche se, in un momento di implosione ove tutto sembra come raggelato ed immobile, è un compito, per quanto stimolante, assai arduo”.
In questo momento di grande crisi, in Alessandria si stanno sviluppando collaborazioni tra associazioni culturali di diversa natura: che ne pensi?
“Penso che associarsi possa essere una forza, una sorta di mutuo soccorso, che in momenti difficili e, in realtà provinciali e dissestate come la nostra, rappresenti un aiuto per tirare avanti, ma altrettanto non ritengo sia risolutiva per la nostra condizione. Tutta questa moda del sociale, oggi, la vedo un po’ fine a sé stessa, quasi come se qualsiasi iniziativa seguita da quella parola fosse di per sé nobilitata, e poi forse, mio malgrado, rimango ancora un irrimediabile individualista”.
Quindi che ruolo dovrebbe avere la pittura?
La pittura è un mezzo, uno dei più antichi che l’uomo ha avuto a disposizione per raccontare ed esprimersi e, nonostante la sua venerabile età, gode ancora di buona salute tutto sommato, non credo abbia esaurito le sue potenzialità insomma. Oggi l’artista contemporaneo snobba questo mezzo, ricorrendo a metodi sempre più tecnologici. La manualità e l’unicità dell’opera d’arte, intrinseci nella realizzazione di un dipinto, sono valori ritenuti ormai obsoleti e fuori moda. Io non credo sia così, anzi penso che ora più che mai sia importante recuperare quella parte riflessiva e profonda che è proprio nel fare pittorico.
Progetti futuri?
Mah, ho un’idea che mi frulla in testa da un po’ di tempo, che avevo accantonato e che ora ho ripreso: mi fa anche un po’ paura perché mi porta a cimentarmi in un campo del tutto nuovo, che non conosco. Dall’altro canto questo è ovviamente stimolante. Spero a breve di poterne parlare e mostrarvi il risultato”.
Enrichetta Duse 
http://mag.corriereal.info/wordpress/?p=14759

martedì 2 luglio 2013

....DICONO DI NOI..... GRAZIE A CORRIEREAL!

Una chiacchierata conLaura Gobbi è una ventata fresca di energia pura! Che, diciamoci la verità, con questo primo caldo africano fa davvero piacere.
Una giornata d’estate, un pranzo frugale in una delle vie più carine e animose della città, ed ecco che Laura inizia a raccontare i suoi progetti, i suoi sogni con un entusiasmo e uno slancio tali, che è difficile ‘starle dietro’ e prendere appunti.
Laura Gobbi è impegnata davvero su molti fronti: voce calda e affascinante diRadio Alex in onda il martedì sera dalle 21 alle 23 con il programma Alex by night; organizzatrice di eventi benefici e di interesse sociale, l’ultimo –AdolescenDay – ha riscosso parecchio successo di pubblico; e tanto altro … ma, soprattutto, ideatrice e anima propulsiva del blog In Ale & Piemonte.
Laura, cosa vuol dire essere un blogger?
In realtà, io non mi definisco blogger, mi definisco una persona curiosa che ama condividere con altri esperienze positive. Chiunque oggi è qualsiasi cosa: se hai un cellulare e fai una foto sei un fotografo, scrivi due righe di post e ti definisci uno scrittore … i blogger dovrebbero essere opinionisti liberi. Purtroppo le aziende hanno captato questa rete e la finanziano, snaturando il senso stesso del blog.
Il blog In Ale & Piemonte racconta: “un territorio fatto di eccellenza e qualità, personaggi cheinAle_logo hanno fatto e fanno la storia del nostro Paese, nel tipico modo alessandrino, senza clamore, di quel silenzio ovattato fatto di nebbia che avvolge persone e cose …” e ancora “…un luogo, una città, una provincia, una regione, un territorio”.
Parlaci di “In Ale & Piemonte”, come ti è venuta l’idea?
L’idea di fondo è di provare a dare una risposta ad una lamentela insita nell’alessandrino che si siede al bar e dice che in Alessandria non c’è niente e non c’è nulla da fare. Vorrei convincere che Alessandria è anche IN, appunto. Sono convinta, infatti, che Alessandria e provincia possano offrire moltissimo sia a livello paesaggistico che di prodotti, tanto quanto altre regioni italiane, in Toscana per esempio. Trovo che l’unica differenza sta nel fatto che loro hanno una buona rete. Nell’alessandrino abbiamo delle eccellenze che purtroppo non sono collegate tra loro.
Gobbi Laura 2Pensi sia un problema di Alessandria?
Penso sia un problema culturale tipicamente italiano, penso sia un problema di struttura e di rete che non c’è. C’è la volontà, ma non la capacità di fare sistema. Da quando ho aperto il blog ho trovato tante realtà come la mia.
Quindi cosa racconti dalle pagine del blog?
Questo blog aspira ad accompagnare per mano coloro che vogliono sapere di più sulla nostra terra che a tratti può sembrare aspra, dura e ruvida, ma sa essere anche calda ed accogliente. Attraverso un viaggio fatto di esperienze personali, incontri casuali e momenti conviviali racconto di luoghi, persone, cibi e tradizione. È un flash sulla realtà della provincia (allargato anche al Piemonte) e parlo di storie che hanno bisogno di essere raccontate, ma che forse abbiamo bisogno anche di ascoltare: dalla nonnina che prepara le tagliatelle ancora con l’antica ricetta al produttore di vini che è famoso in tutto il mondo ma non qui da noi, ecc. …” e continua “mi piace essere la voce, il punto di raccolta di determinate informazioni. Mi piace cogliere la luce nelle persone, raccontare l’altra faccia, non quella istituzionale. Ho fatto una scelta molto precisa, non mi interessa parlare di tutto. Non ne ho né tempo e tantomeno voglia. Mi interessa parlare di qualità e di eccellenza, ma non quelle brandizzate, quelle le conosciamo già. Amo invece incontrare persone non famose, ascoltare i loro racconti e poi condividerli. La famosa nonnina di prima, mentre spiega la sua ricetta, si concede delle digressioni con tante storie sul suo passato. Ti assicuro che spesso ne escono quadri di un’Italia che pare così distante da noi, quella della tradizione.
Ti ritieni soddisfatta della risposta da parte dei lettori?Gobbi Laura 3
Beh! Mi ero fissata un obiettivo che ho raggiunto in meno di sei mesi: crescere partendo da zero. In così poco tempo la visibilità del mio blog è aumentata, tant’è vero che ora iniziano a scrivermi e a mandarmi suggerimenti. Tutti possono usufruire del mio spazio virtuale per condividere notizie, storie e racconti. Anzi ti dirò, il successo sta arrivando davvero, pensa che un produttore di vino ha letto il post del mio incontro con Walter Massa (altro produttore) e mi ha proposto di seguirlo durante una presentazione di vini, dietro compenso, purché scrivessi di lui. Ebbene io ho risposto che sarei andata ma senza alcun compenso perché volevo sentirmi libera di scrivere ciò che volevo. La mia è una scelta precisa: se gli altri mi dicono cosa fare allora diventa un lavoro e a questo punto non mi diverto più …
Come fai a seguire tutti i tuoi interessi? Se non mi sbaglio stai organizzando anche un torneo di tennis benefico e sei pure nello staff di Collisioni ….
Mi occupo di marketing e comunicazione, per cui sono abituata a pianificare le mie attività. In ciò che faccio ci metto la pancia, ci metto il cuore …

lunedì 24 giugno 2013

DADO BARGIONI, IL RE DEL "MELTING POP"

Bargioni DadoUn cappello sugli occhi che nasconde uno sguardo ironico, una voce calda e pulita, un modo di fare coinvolgente: le sue canzoni sono davvero“Cioccolata per le orecchie”, che è pure il titolo del suo nuovo album. Oggi parliamo di un cantautore con la C maiuscola, di cui Alessandria deve andare orgogliosa: Dado Bargioni.
Le sue canzoni toccano le corde sensibili dell’anima, le parole sono semplici e profonde, la musica è calda e avvolgente. Ma andiamo per gradi. Dado ha studiato al conservatorio, dove ha imparato a scrivere in musica e questo gli ha dato, tra l’altro, la possibilità di sostenere l’esame alla SIAE all’età di soli 14 anni, un tempo obbligatorio per poter essere iscritto.
La musica che ha influenzato il suo background va dai Beatles a James Taylor, per arrivare fino al funky degli Earth Wind and Fire.Simpaticamente definisce il suo stile melting pop (da melting pot, espressione che si usa per indicare una sorta di calderone di culture, lingue ed etnie all’interno di una società), un neologismo, “bargioniano” appunto, che definisce bene il suo stile musicale. Tanti  gli ingredienti della “ricetta Bargioni”: le sonorità rivelano una matrice anglosassone, mentre la cura per il testo e l’aspetto melodico sono indubbiamente una caratteristica del cantautore italiano più classico: “riguardo all’aspetto musicale, direi che il mio filone è border line – scherza Dado -  non sono un autore impegnato alla Tenco, ma nemmeno da classifica: non uso accordi tristi o ritmiche ammiccanti. Spero di essere una giusta miscela di entrambe le cose”.
Ma parliamo di “Cioccolata per le orecchie”, curato nei minimi particolari a partire dallaCioccofuturadirtyweb1 copertina: “Riccardo Guasco (altro artista alessandrino di cui ci occuperemo presto, ndr) ha realizzato le immagini di copertina del nuovo disco, ci tenevo che fosse proprio lui a farla. L’impatto è importante, il primo disco è uscito con una brutta grafica e questo purtroppo ha condizionato le vendite”.
Un’altra cosa che colpisce di questo nuovo album è la scelta di farlo uscire nell’originale formato USB Card, “una simil carta di credito – dice Dado – con la copertina e i credits dell’album stampati sopra, che contiene i 14 brani più una cartella di extra: testi, copertina (per un’eventuale auto masterizzazione) e anteprima del prossimo album, circa 30 secondi di 6 canzoni mixate”.
È già pronto il nuovo disco, quindi, che si intitolerà appunto Melting Pop: “ma prima dovevo far uscire Cioccolata per le orecchie, pronto già dal 2011 e rimasto nel cassetto ad affinare in barrique per circa due anni – ironizza. Dovevo chiudere il cerchio aperto nel 2009 con “L’Assaggio”. Non a caso l’ultimo pezzo dell’album è intitolato “Il cerchio perfetto”.
CardusbMusicoterapista presso il Cissaca, dove lavora con i disabili, Dado è una fonte inesauribile di produzione musicale, praticamente compone a getto continuo. Al riguardo racconta un curioso aneddoto su quando ha scritto la canzone “Star”, realizzata appositamente per il film diLucio Pellegrini “È nata una Star” (2012) con Luciana Littizzetto e Rocco Papaleo: “ho letto la storia e, ispirandomi alla sinossi, ho composto una canzone e l’ho spedita al regista, a cui è piaciuta talmente tanto che, nonostante la colonna sonora fosse già stata definita e chiusa, ha voluto inserirla comunque come tema musicale del film. Tant’è vero che la Warner, produttrice del film e della colonna sonora, ha fatto uscire un singolo a parte solo con la mia canzone”.
Ma è dal vivo che Dado Bargioni conquista il suo pubblico: “ultimamente mi sto orientando verso gli home concert, ossia concerti organizzati in appartamenti privati con non più di 20/25 persone che durano circa un’ora. È molto interessante la situazione che si crea di intimo scambio di emozioni e di energie, lo leggo nel volto di chi mi sta di fronte e mi ascolta. Solo in questi contesti percepisco un’immediata empatia al messaggio delle mie canzoni, nei grandi spazi non sarebbe possibile, così come nei pub che, seppur più piccoli, risultano troppo chiassosi”.

martedì 18 giugno 2013

DACCI OGGI IL "NOSTRO" PANE QUOTIDIANO

Amo il pane, la sua fragranza mi riporta sempre alla mia infanzia e alle storie che mi raccontavano  i miei nonni quando durante la guerra sfornavano il pane per tutto il paese .
Il panettiere è uno di quei mestieri che mi affascinano.
Impastare, creare e "nutrire" gli altri ha un qualcosa di magico.
Il pane, le nostre radici, la nostra storia e dall'incontro 
con il Presidente di Confagricoltura Piemonte Gian Paolo Coscia scopro con entusiasmo il progetto: 
"Grano di Alessandria".

domenica 16 giugno 2013

CHI SONO GLI STREGATTI?

Stregatti 1In una città che per fortuna non è solo dissesto e macerie, ma anche fucina di talenti che spaziano dal teatro, alla musica, alla pittura e ad altre forme d’arte, c’è una compagnia teatrale che ha così tante peculiarità, e un tale iper attivismo culturale, da meritare un serio approfondimento. E allora, proviamo ad accendere i riflettori, e a “raccontarli” a tutto tondo.
Chi sono gli Stregatti?
“Innanzi tutto siamo una squadra di professionisti- afferma Giusy Barone – con ruoli e compiti ben definiti che tengono in considerazione delle inclinazioni di ognuno di noi. Gianluca Ghnò è il nostro direttore artistico e regista, mentre ognuno di noi si è specializzato in un determinato settore in modo da avere all’interno della compagnia diverse competenze”.

sabato 8 giugno 2013

CON GIAN PAOLO COSCIA, PRESIDENTE DI CONFAGRICOLTURA PIEMONTE, SI PARLA DI AGRICOLTURA, TRADIZIONI E PRIMATI DELLA NOSTRA PROVINCIA

"La provincia di Alessandria detiene il record delle D.O.C.G; la nostra è la prima provincia in Italia per superficie coltivata a cereali da quando non è più coltivata in modo intensivo la barbabietola da zucchero."
Inizia così la mia chiacchierata con  Gian Paolo Coscia, che mi accompagna alla scoperta di una realtà di cui non conoscevo né le potenzialità né soprattutto i risultati. 
L’agricoltura alessandrina e quella piemontese vantano il primato europeo per la sicurezza alimentare. Tengo a sottolineare che lo stato italiano è l’unico stato al mondo che ha istituito un corpo di polizia, i N.A.S, solo ed esclusivamente per garantire qualità e sicurezza ai prodotti che arrivano sulle nostre tavole. La nostra regione o meglio, i nostri prodotti , proprio grazie ai severi controlli sono i più sicuri in assoluto ed è per questo che bisogna sostenere ed incentivarne l’acquisto.

giovedì 6 giugno 2013

UNCONVENTIONAL DINNER: EDUCAZIONE, ESTETICA, ELEGANZA, ETICA...RIGOROSAMENTE IN WHITE


… è in arrivo a sorpresa la seconda edizione di

UNCONVENTIONAL DINNER - CENA IN BIANCO TORINO 2013

Ancora una volta prende vita in città la grande cena sotto le stelle dell'estate torinese 2013!


Lo scorso anno giovedì’ 5 luglio 2012 in Piazzetta Reale eravamo circa 2500. Tutti seduti a tavola.

E ora si replica! Una suggestiva cena collettiva a sorpresa, un Unconventional Dinner, sobrio ed elegante, in un luogo a sorpresa della città, di bianco vestiti. Data e luogo ancora segreti. Tutti sono invitati e tutti possono partecipare. Gratuitamente. Ognuno porta da casa sedie bianche, tavolino con tovaglia bianca in tessuto, cesto o borsa picnic con le vivande necessarie per la cena. Niente plastica ne carta per piatti, posate e bicchieri. Niente lattine, ne bottiglie di plastica. Una tavola ben apparecchiata, semplice, carina ed elegante. Acqua e vino, la tradizione in tavola. Un solo colore ad unire tutto e tutti - il bianco - sobrio e positivo, al contempo elegante e fotografico. Il colore che risalta al meglio l’anima e la personalità di ognuno dei partecipanti. I cittadini, inquilini della città, diventano per una sera i protagonisti “attori”, e non “spettatori”, di una pièce unica e speciale con una scenografia da mozzare il fiato: la loro città, Torino.
 

mercoledì 5 giugno 2013

PeNsIeRi SotTo le STelle


Una serata speciale in un piccolo salotto fiorito della città.
Domani sera 6 giugno dalle 22:30 in poi , in Piazza Marconi In Ale,
chiunque abbia piacere, potrà leggere a propria scelta un brano che più ama,
condividere con altri i propri sogni,
costruire pensieri nuovi attraverso l'incontro o più semplicemente ascoltare.
Noi portiamo le stelle...voi, i vostri sogni.

Per info: Emanuela Serafino 335 8417966 




giovedì 30 maggio 2013

LASCIAMOCI TRASCINARE DA UN FIUME DI INCHIOSTRO




Nella splendida cornice del Chiostro di Santa Maria di Castello, il cuore storico di Alessandria,
il 1°ed il 2 giugno si terrà InchiostroFestival.
 "Un evento della potata eccezionale", come ci racconta Andrea Musso uno degli organizzatori, "segnato dalla presenza di 50 ospiti tra illustratori, calligrafi e stampatori provenienti da tutto il territorio nazionale"
Il progetto di InchiostroFestival nasce da una rete di associazioni e di artisti che tutt'ora sono grandemente impegnati nei preparativi. 
Ricchissimo il programma delle due giornate.
 Oltre alle performance live degli artisti ospiti, dedicate quest'anno al bianco e nero, vi saranno workshop al quale è possibile partecipare, interventi, improvvisazioni musicali e performance artistiche tutte da scoprire. 
InchiostroFestival,  sin da questa prima edizione, avrà il concorso per  giovani illustratori ed i vincitori verranno premiati direttamente durante la giornata di domenica. 
 .... Non resta che partecipare, lasciandosi trascinare dal fiume di Inchiostro...
Emanuela Serafino


Gli organizzatori pensano proprio a tutto.... 
non vi preoccupate, 
stanno aspirando le nuvole e sabato e domenica splenderà il sole;)!
Illustrazione di Francesco Chiacchio

Per info sul festival: https://www.facebook.com/inchiostro.festival
http://inchiostrofestival.wordpress.com/

venerdì 24 maggio 2013

ENRICA FIENO: ESSERE 500esima e DIVENTARE BLOGGER PER UN GIORNO



"La SOMS di Pietra Marazzi quest'anno arriverà alla soglia dei 150 anni e per festeggiare questo evento, propone una serie di appuntamenti a cadenza mensile, per ogni età e per ogni genere. Quelli che sponsorizzo io su FB prevalentemente sono quelli per i giovani. L'aperture della sezione giovani è APER...OKE, ovvero: un aperitivo+karaoke+spaghettata di mezzanotte. 
Ora ditemi se a Pietra Marazzi non siamo cool!!! " 
 Di Enrica Fieno
Per info:
https://www.facebook.com/events/147197962130116/

La nostra amica Enrica Fieno è stata premiata per essere stata la cinquecentesima persona che cliccava "mi piace" sulla nostra pagina facebook.

Anche lei  per un giorno è diventata blogger di In Ale Piemonte, ma la esortiamo a diventare una nostra inviata dal principato di Pietra Marazzi;)!
Grazie e complimenti  
Di chi sarà il 600esimo like???


mercoledì 22 maggio 2013

UN CALICE DE "L'INSOLITA", PIEDI NUDI ED UN TRAMONTO

Ho conosciuto Andrea un giorno per caso da un mio carissimo amico ed in pochi minuti mi ha aperto la porta del suo mondo. Come non rimanerne affascinata.
Si potrebbe pensare che questa storia che Andrea e Federica ci raccontano col Piemonte possa centrare poco, ma quando si tratta di passione, amore e qualità, tutto è valido e le belle storie ed i sogni devono essere assolutamente condivisi.
"Avevo un papà meraviglioso,milanese, un uomo d'altri tempi (classe 1920) raffinato e di grande gusto che arrivò negli anni 50 a Panarea, scese alle 8 della mattina.......e alle 20 della stessa giornata comperò il primo terreno dove poi costruì la sua casa, amando quel posto più di ogni altra cosa e desiderando in un futuro più lontano che mai di morirci.

lunedì 20 maggio 2013

TESTA - SIATE OTTIMISTI


"I motivi per essere pessimisti ci sono sempre. Anche quelli per essere ottimisti.
E' una questione di atteggiamento. Anzi, di testa. Guardate la storia recente: i vostri nonni, bene o male, hanno ricostruito l'Italia.; ma i vostri genitori -lamia generazione- no hanno agito con altrettanta lungimiranza. Abbiamo arredato il paese per starci comodi, senza pensare al futuro e senza badare a spese. La fattura adesso è nelle vostre mani. Motivo per essere ansiosi, irritati delusi? Certamente. Ma ansia, irritazione e delusione non portano lontano. Un consiglio, quindi, che è anche una preghiera: siate indulgenti e tirate dritto... le recriminazioni sono àncore nella sabbia, impediscono di prendere il largo. Le generazioni si perdono per sufficienza, mollezza e cattive abitudini. Non a causa delle tempeste. Questa non è una giustificazione per noi, ma potrebbe essere un (piccola) consolazione per voi."



Testo tratto da "Italiani di domani. Otto porte sul futuro" Rizzoli

giovedì 16 maggio 2013

GIRIS, COSMESI NATURALE DAI FRUTTI DELLA TERRA


La terra vi concede i suoi frutti,
e non saranno scarsi se solo saprete riempirvene le mani.
Scambiandovi i doni della terra scoprirete l'abbondanza e sarete saziati.
Kahlil Gibran




Ed è proprio dalla nostra  terra che l’azienda Giris sorge per farci ritrovare gli elementi fondamentali per il nostro benessere.
Come colui che ama la terra e la cura, Gerardo Sardi è il padre di un prodotto basato sull’esplorazione del mondo vegetale, alla ricerca di una sintesi fra tecnologia e natura.
La filosofia dei prodotti cosmetici GHEA si basa sulla convinzione che la pelle possegga in sé le necessarie proprietà di autorigenerazione e nutrimento. Per questo motivo i trattamenti cosmetici sostengono i processi delle sue funzioni naturali.
Rosa mosqueta, enotera, ribes nero sono solo alcuni degli oli vegetali pregiati messi a disposizione dal mondo delle piante che si possono trovare nelle creme per il viso e per il corpo.

lunedì 13 maggio 2013

DICI GAVI DICI...

Facile l'associazione al vino, Gavi è IL GAVI.
Qualcuno che magari non ama il vino, dici Gavi pensa alla Fortezza.
Io dico Gavi e dico, accoglienza, allegria, disponibilità ed orgoglio.
Dico Gavi e dico Matteo, Gianluca, Monica, Ilaria, Alberto, Andrea...... &C.
Sì, a Gavi c'è il vino, ci sono aziende rinomate in tutto il mondo, c'è un paesaggio meraviglioso, c'è la storia, c'è il Forte, ma questo non è ne più ne meno di quello che hanno altri mille borghi italiani.
A Gavi c'è qualcosa in più. 
A Gavi ci sono le " Persone" e sono loro che rendono questo, un luogo speciale.
Ed allora, quella Fortezza diventa  attrazione per milioni di turisti, il vino tra il migliore del mondo, i ristoranti tra i più premiati dalle guide, il bar della piazza col gelato più buono.... 
Sono gli abitanti di Gavi che fanno la differenza,
 perché in quello che fanno ci mettono l'amore, il rispetto e l'orgoglioso senso di appartenenza  alla propria terra e questo non lo puoi comprare, pianificare, studiare, ce l'hai dentro, ti viene tramandato geneticamente ed è solo così che si ottengono i migliori risultati di eccellenza e qualità.
Di Laura Gobbi








giovedì 9 maggio 2013

WALTER MASSA: GENIO E FOLLIA RIGOROSAMENTE AUTOCTONI



 In una giornata di inizio di primavera con la mia amica Stefania ci "arrampichiamo" sui colli tortonesi, qualche tornante e peschi in fiore ci abbracciano con un tramonto che tradisce l'allungarsi delle giornate.
Arriviamo a Monleale, ad aprirci la porta di casa la Signora Massa che ci accoglie parlandoci subito del suo nuovo ed immenso amore per Papa Francesco, di qualche acciacco, di come passa il tempo e che se ci vogliamo fermare a cena, un paio di posti in più non spostano nulla. 
Una donna di una volta, di quelle che non ce ne sono più, di quelle che per anni hanno mangiato terra tra i filari crescendo figli e facendo andare avanti una famiglia.

lunedì 6 maggio 2013

TERRA - SIATE APERTI


"Gli intolleranti spesso sono soltanto ignoranti. Non dispongono di termini di paragone, giudicano il mondo chiusi nel loro angolo.
La possibilità di confronto è una ricchezza, una gioia ed una fortuna. Insegna la prospettiva, i modelli e le relazioni. Essere aperti è un vantaggio; e non costringe a dimenticare le proprie origini  come pensa qualcuno. "Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli..." scriveva Cesare Pavese, uno da non perdere mai di vista.
Se siete attirati dal mare aperto del mondo, andate. Partite. Scappate. Ma ricordate che una nazione, una regione, una città, un quartiere, una scuola, un'associazione, un gruppo di amici e una famiglia sono il porto da cui siete partiti; e dove, magari, tornerete. Anche nomadi e marinai hanno patria."

Tratto da:

giovedì 2 maggio 2013

AENO: LA NOSTRA NOTTE PRIMORDIALE

Un tavolo bianco, un gruppo di amici, progetti, chiacchiere ad un certo punto Emanuela, quasi inconsciamente tira fuori dalla borsa una piccola scatola trasparente contenente una penna stilografica, alcuni  cartoncini e comincia a tracciare linee, segni, riempire vuoti, creare spazi, dando vita ad un groviglio di sensazioni primordiali, che smuovono le viscere.
Non potevo che rimanerne rapita. 
Curioso sulla sua pagina facebook e: "bum!" dentro, al centro dello stomaco, nel profondo, così, senza pensarci troppo.
 Le sue opere mi sono penetrate nell'intimo più inconscio ed hanno cominciato a sussurrarmi, parlarmi, scrollarmi, violentarmi, sedurmi, stordirmi, incantarmi.
 Nero, serpenti, rosso, mostri, china, animali, carta. 
Un baccanale, tanto e tutto insieme, lì su un foglio che diventa eco di parole soffocate.
 Matericità di un viaggio onirico, quello che si spinge a forza nel più profondo dell'anima per non farlo venire fuori, per non ascoltarlo e non dover fare i conti. 
Puoi scappare quanto vuoi, ma tanto Aeno ti prende. Non gli sfuggi. 
I disegni di Emanuela Serafino ti "stanano".

lunedì 29 aprile 2013

TENEREZZA - SIATE MORBIDI


"L'autore del libro "Pensare come Leonardo" Michael Gelb,  racconta di aver studiato il metodo del genio toscano e lo riassume in sette principi:
- curiosità: un'insaziabile ricerca della conoscenza e del miglioramento
-dimostrazione: la capacità di imparare dall'esperienza
-sensazione: affinamento dei seni
-sfumato: gestione dell'ambiguità e del cambiamento
-arte/scienza: capacità di utilizzare l'intero cervello
-corporalità: forma fisica e mentale
-connessione: capacità di pensare per sistemi.
L'infatuazione rinascimentale dell'autore è evidente ed alcuni di questi principi sono conosciuti
meno noto è forse come Leonardo coltivasse i propri sensi.
Li definiva "i misteri dell'anima", li considerava fondamentali per arricchire l'esperienza.
"Allenava la propria attenzione come un atleta olimpico allena il suo corpo" racconta Gelb.
E ricorda come il genio italiano scrivesse: la persona media guarda senza vedere, sente senza ascoltare, tocca senza sentire, respira senza percepire i profumi, mangia senza gustare, parla senza pensare.
Cinquecento anni dopo, non vorrete commettere gli stessi errori?"


giovedì 25 aprile 2013

SUGGESTIONI PRIMAVERILI IN VICOLO DELL'ERBA

 Questo scorcio di Alessandria ti riporta ad un tempo che non c'è in un luogo che non esiste.
Un negozio che arreda il suo ingresso come se fosse un piccolo giardino



lunedì 22 aprile 2013

TOTEM - SIATE LEALI


"Alzate un totem, e restategli fedeli.
Stabilite le vostre regole: non si ruba, non si mente, non si imbroglia. L'elenco non è poi così lungo. Non spetta ad un libro -di sicuro non a questo- decidere quante e quali regole: l'importante è averne e rispettarle. Diffidate di chi si appella all'etica e si fa scudo con la religione: guardate cosa fa, non cosa dice di voler fare. "Il fine giustifica i mezzi" può essere un imperfetto riassunto del pensiero di Macchiavelli, di sicuro Gesù Cristo non l'ha mai detto.
L'Italia non cambierà mai finché migliaia di voi, italiani di domani, non verranno da migliaia di noi a dire : "Così non si fa".
Un figlio che entra in una stanza, si chiude la porta alle spalle e pronuncia queste quattro parole vale più di qualsiasi magistrato, carabiniere, finanziere, consulente, editorialista e confessore. 
Il peccato più grave è convincervi dell'inutilità dell'onestà."


Estratto dal libro: "Italiani di domani. 8 porte sul futuro". Rizzoli